Assioma 1: Un pendolare non corre mai


Algebra Pendolare

 

ASSIOMA 1: Un pendolare non corre mai

 

Un pendolare non corre mai. Egli deve conoscere il comportamento dei treni, il loro rapporto con l’orario ferroviario, la loro personale interpretazione del tempo al fine di non arrivare mai sul treno dopo una corsa, trafelato e ansimante, con le ascelle pezzate e il sorriso ebete di chi pensa di avercela fatta. Per i treni l’orario non è una scienza esatta, ma piuttosto una sorta di applicazione della teoria della relatività in cui, spazio e tempo si confondono.

L’orario ferroviario non è un arido elenco di cifre, numeri, ore, minuti, partenze e destinazioni. È una Stele di Rosetta, un’opera aristotelica che sotto il suo aspetto essoterico di divulgazione nasconde una natura esoterica e acromatica destinata ai discepoli. È la mappa del DNA dei treni, che bisogna conoscere e, soprattutto, interpretare. E un vero pendolare deve sapere far parte di questa scuola e interpretarne i testi, in modo da arrivare sempre puntuale all’appuntamento con il suo treno, né troppo in anticipo né costretto ad appendersi alla porta che si sta chiudendo.

Così, è noto che il 6.57 da Sacile ha sempre due minuti di ritardo, mentre il 7.12 da Udine di minuti di ritardo ne ha sempre cinque, tranne il giovedì, giorno in cui invece è misteriosamente puntualissimo.

Non sottovalutare il 7.23 da Belluno: il capotreno di solito è un montanaro delle valli, duro e rigoroso, e piuttosto che rischiare di far partire il suo treno con qualche secondo di ritardo, lo farebbe partire in anticipo: flessibilità e comprensione zero.

Tutto il contrario del 7.57 da Trieste, il cui capotreno, con la sua pinguedine paciosa e rassicurante, indugia sempre un attimo prima di fischiare, assicurandosi che tutti siano saliti, compresi i ritardatari.

Dall’altro capo del percorso, a Venezia, è inutile che andiate al binario 11 per prendere il treno delle 18.05, anche se è quello indicato dall’orario. Il treno attende placido al binario 7 e, vedrete, arriverà immancabile dall’altoparlante della stazione la comunicazione del cambio di binario.

Ogni treno ha il suo carattere: il primo della classe preciso e obbediente che rispetta ligio i dettami del prof. Trenitalia; quello discolo che non è mai in orario, arriva prima, dopo, indugia a lungo in stazione o riparte improvvisamente dopo pochi secondi; il ribelle, impossibile da addomesticare, spesso soppresso e assolutamente inaffidabile.

Il buon pendolare deve conoscerli tutti, rispettarli, capire che è inutile tentare di cambiarne il carattere, ma che bisogna assecondarli nelle loro bizze, perché un pendolare non deve correre mai.


Per favore, quando scrivi un commento, se puoi lascia il tuo nome o anche un nickname. Grazie

Visitate e seguite la mia pagina Flickr "Roberto Rognoni", https://www.flickr.com/photos/roberto57/ . Ogni giorno foto, frasi e citazioni da film di tutti i tempi 😊



Commenti

  1. Complimenti per il blog.
    Storiella divertente con morale.
    Bravo.

    RispondiElimina
  2. Molto interessante e divertente questa sezione dedicata all'algebra

    RispondiElimina

Posta un commento

I più visti

No alla Legge Finanziaria!

Itaca 1943

Presentazione

Altrove

La scolaresca in gita