Desperate Housewife 4

 





I Mondiali di calcio del ‘98

 

Mirca e Nicola erano fidanzati da pochi mesi quando i Mondiali di Calcio in Francia piombarono sulle loro abitudini come uno tsunami.

Prima di quell’evento, il protocollo era semplice: Nicola si recava quasi ogni sera a casa di Mirca, dopo cena. I genitori di lei si ritiravano in buon ordine nella loro camera e i due accendevano la televisione si accovacciavano stretti sul divano, guardandosi bene dal rivolgere gli occhi allo schermo: la TV era una sorta di caminetto che scaldava i due innamorati trasmettendo, placida, documentari sulla vita degli Inuit e accesi dibattiti sullo sciopero dei tassisti a Roma, senza disturbare la loro intimità.

Ma quel 10 giugno 1998, giorno di inizio dei Mondiali, cambiò radicalmente le loro abitudini.

Nicola arrivava trafelato a casa di Mirca, preoccupato di essersi potuto perdere gli inni nazionali delle squadre che stavano per iniziare la partita, beveva in un sol sorso il caffè che lei gli aveva preparato, soffocando il dolore per l’ustione all’ugola che si procurava regolarmente, e si piazzava sul divano davanti alla TV impugnando la mano di Mirca come un Joy Stick e manovrandola per far muovere i giocatori secondo i suoi desideri.

Tuttavia, poiché Nicola era tutto sommato un bravo ragazzo, si rendeva ben conto che così facendo trascurava la sua bella, e anteponeva la partita al piacere della sua compagnia, e quindi lanciava di tanto in tanto a Mirca delle occhiate complici d’intesa, ammiccando alla TV, illudendosi così che anche lei fosse interessata all’evento.

A Mirca, naturalmente, della partita non interessava nulla. Non aveva la minima idea di quali fossero le regole del gioco, come si svolgesse il torneo e chi e perché vi partecipasse. Ma soprattutto non capiva perché tutti si entusiasmassero così tanto per una cosa così assurda e inutile ma riteneva che quell’uomo buono e innamorato che le sedeva vicino avesse diritto ai suoi sogni a e ai suoi giochi infantili, che quel diritto se lo fosse guadagnato con la sua vita seria e laboriosa di ogni giorno, e che non poteva impedirgli di gustare quella piccola gioia.

Così Mirca si sistemava tranquilla sul divano, si accoccolava sulla spalla di Nicola e mormorando saltuariamente qualche “Dai!” o qualche innocente imprecazione di disappunto per come andava la partita, si appisolava serena, aspettando paziente che il sangue tornasse a circolare nella mano stritolata da lui. Le sue grida gutturali le facevano da ninnananna e presto si addormentava, svegliandosi solo alla fine dell’incontro.

Le giornate così passavano serene, nell’attesa che questi benedetti Mondiali finissero e si potesse tornare alle antiche abitudini.

Poi, un giorno, venne il momento dei quarti di finale: in campo stavano per affrontarsi Danimarca e Nigeria. Nicola era elettrizzato: i vecchi maestri europei del calcio affrontavano la giovane e talentuosa formazione africana, punta di diamante di un calcio nuovo che stava crescendo e imponendosi all’attenzione di tutti.

Mirca, con la sensibilità e l’attenzione che solo le donne hanno, capì l’importanza del momento e decise di manifestare al suo ragazzo un interesse in realtà inesistente e guardandolo dolcemente e ammiccando alla TV chiese:

- Qual è la Nigeria?

Nicola la guardò per un attimo interdetto, poi improvvisamente percepì, in un solo attimo, tutto l’amore che quella ragazza provava per lui e la bellezza di quella domanda assurda e tenera con la quale lei aveva voluto dimostrare la sua partecipazione, entusiasmo e, soprattutto, vicinanza e, sorridendo, rispose compunto:

- Quelli neri…




Per favore, quando scrivi un commento, se puoi lascia il tuo nome o anche un nickname. Grazie

Visitate e seguite la mia pagina Flickr "Roberto Rognoni", https://www.flickr.com/photos/roberto57/ . Ogni giorno foto, frasi e citazioni da film di tutti i tempi 😊

Commenti

  1. Ahahahah. Alla fine ti sei deciso a scriverlo. Hai fatto bene. Io mi sento come Mirca. Il calcio non è più quello di una volta. Non mi piace più, troppo divismo.

    RispondiElimina
  2. Molto carino. Ma non starai mica diventando sentimentale, Roberto?

    RispondiElimina

Posta un commento

I più visti

No alla Legge Finanziaria!

Itaca 1943

Presentazione

Altrove

La scolaresca in gita