Antelao
Antelao Antelao ! Quando mio padre pronunciò questa parola, con sguardo ardente volto verso l’infinito, un brivido corse lungo il metro e dieci del mio corpo mingherlino di bambino. Nel piccolo paese dove abitavamo, per poter avere una vita sociale soddisfacente e il rispetto e la stima della gente dovevi essere obbligatoriamente iscritto al CAI. Così mio padre, uomo di pianura cresciuto tra le sterminate risaie della Lomellina, in quanto direttore della locale banca, dovette fare la tessera a tutta la famiglia per migliorare i rapporti con i clienti e gli imprenditori della zona. Tuttavia, ben presto i miei genitori si entusiasmarono per le gite in montagna e gli armadi di casa si popolarono rapidamente di camice a scacchi di flanella, pantaloni di fustagno, giacche a vento e scarponi pesanti. “ La montanara uè ” era tra le hit musicali della famiglia e i romanzi di Carlo Sgorlon venivano divorati e mandati a memoria. Un poster di Lino Lacedelli e Achil...